Il digiuno è una pratica antica diffusa in molte religioni. Inizialmente, essa era concepita come periodo di penitenza, sacrificio e purificazione, ma oggi rappresenta un valido aiuto per il dimagrimento e il benessere generale dell’organismo.
Il termine «digiuno» indica lo stato di non assunzione di alimenti. Per fare un esempio, se bevo il tè con il latte, quello non è un digiuno poiché il latte attiva la digestione. Spesso, si pensa che le bevande non vengano considerate alimenti.
Oggi, il digiuno è al centro di numerosi studi scientifici. Si è visto che il digiuno, inteso come riduzione anche drastica di calorie, apporta benefici sulla salute:
- Vita più lunga;
- Riduzione dei tumori;
- Ringiovanimento del sistema immunitario;
- Ossa più sane;
- Riduzione delle malattie infiammatorie e di molti biomarcatori di rischio per la salute.

Esistono diversi tipi di digiuno, ma tutti hanno lo scopo di ridurre le ore in cui si mangia.
Il digiuno intermittente prevede un periodo di digiuno seguito da un periodo di alimentazione.
Ci sono diverse modalità di digiuno intermittente:
il digiuno 16:8, che prevede un digiuno di 16 ore e un periodo di alimentazione di 8 ore;
il digiuno 5:2, che prevede di mangiare normalmente per 5 giorni e di digiunare per 2 giorni a settimana;
il digiuno alternato, che prevede di alternare giorni di digiuno con giorni di alimentazione normale;
il digiuno prolungato che prevede di digiunare per un periodo di tempo più lungo, come 24 ore o più;
il digiuno a liquidi che prevede di consumare solo liquidi, come acqua, tè e brodo.
Tra questi, il digiuno intermittente ha l’obiettivo principale di allenare il corpo a un passaggio dal carburante zuccheri al carburante grassi.

Uno degli immediati benefici del digiuno intermittente è la riduzione del peso, con una rilevante diminuzione della massa grassa.
Tra i vantaggi del digiuno intermittente si ha una digestione migliorata, dato che non solo l’intestino, ma anche stomaco, fegato, pancreas e reni si possono più o meno rilassare andando ad alleggerire l’apparato digestivo. Allo stesso tempo, il nostro corpo ha la possibilità di depurarsi meglio, prendendosi del tempo nella fase di riposo per eliminare le sostanze nocive.
Quali sono i benefici del digiuno?
Il digiuno intermittente induce numerosi benefici all’organismo:
- Protezione del sistema nervoso centrale;
- Stabilizzazione della glicemia;
- Riduzione dei livelli di insulina;
- Aumento dei livelli di cortisolo;
- Riduzione dello stress epatico;
- Riduzione della massa grassa;
- Aumento dei chetoni;
- Aumento dei fattori trofici;
- Potenziamento del metabolismo energetico;
- Aumento della sensibilità di insulina;
- Aumento della mobilizzazione dei grassi;
- Aumento della stabilità proteica;
- Aumento della stabilità del DNA;
- Aumento della sopravvivenza cellulare.

Studi scientifici hanno dimostrato che il digiuno intermittente può avere effetti benefici sull’infiammazione nel corpo. L’infiammazione cronica a basso livello è stata associata a numerose malattie croniche, come il diabete di tipo 2, l’obesità, le malattie cardiovascolari e le malattie neurodegenerative.
Il digiuno intermittente può aiutare a ridurre l’infiammazione nel corpo perché, durante il digiuno, il corpo passa da una modalità di assunzione di nutrienti ad una modalità di riparazione e rigenerazione. Questo processo di autodigestione, noto come autofagia, può aiutare il corpo a eliminare le cellule danneggiate o vecchie, le proteine mal ripiegate e le tossine che causano l’infiammazione.
Uno studio ha dimostrato che il digiuno intermittente può migliorare la salute del sistema immunitario e ridurre l’infiammazione sistemica. Lo studio ha anche suggerito che il digiuno intermittente può proteggere contro le malattie croniche associate all’infiammazione come il diabete di tipo 2.
Inoltre, il digiuno intermittente può migliorare la salute delle cellule intestinali e ridurre l’infiammazione nell’intestino.
L’intestino è un importante punto di ingresso per i nutrienti e le tossine nel corpo e l’infiammazione nell’intestino può influenzare negativamente la salute generale. Considerando inoltre che, nell’intestino è prodotto il 70% del sistema immunitario.
In generale, il digiuno intermittente è un approccio promettente per ridurre l’infiammazione cronica a basso livello e migliorare la salute generale.
Inoltre, a lungo andare, il digiuno intermittente aiuta a regolare la sensazione di fame e, a sviluppare un appetito verso gli alimenti ricchi di sostanze nutritive; riducendo il desiderio irrefrenabile di cibi dolci.
In particolare, questo approccio può essere un valido aiuto per chi ha delle grosse infiammazioni, patologie croniche o autoimmuni per ridurre i sintomi e migliorare la qualità di vita.

Alcuni studi hanno dimostrato che il digiuno intermittente può avere effetti positivi sul diabete di tipo 2, sulla sindrome dell’ovaio policistico, sulla pressione sanguigna e sui livelli di colesterolo nel sangue.
Inoltre, sembra che possa avere un effetto protettivo sul cervello e ridurre il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Tuttavia, è importante sottolineare che il digiuno intermittente non è adatto a tutti.
In particolare, le persone che soffrono di disturbi alimentari, le donne in gravidanza o che allattano, le persone con diabete di tipo 1 o che assumono farmaci regolatori dell’insulina devono evitare il digiuno intermittente.
In conclusione, il digiuno intermittente può essere un valido strumento per migliorare la salute e il benessere a lungo termine, ma è importante farlo in modo responsabile e sotto la supervisione di un professionista.
Fonti
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1568163716302513?via%3Dihub
https://sa1s3.patientpop.com/assets/docs/151222.pdf
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0271531712001695
https://jneuroinflammation.biomedcentral.com/articles/10.1186/1742-2094-11-85