Bruciori quando urini, avverti un peso all’area pelvica, provi dolore nella zona pelvica, avverti cattivo odore provenire delle urine, hai una sensazione di urgenza nell’andare in bagno e maggiore frequenza della minzione, provi difficoltà nel far uscire la pipì.
Sono tutti i sintomi della cistite.
La cistite è un’infiammazione della vescica da parte di batteri normalmente presenti nell’intestino che, attraverso il canale uretrale arrivano in vescica.
Esistono diversi tipi di cistite:
- cistite infettiva acuta, causata da opportunisti intestinali come E. coli.
- cistiti meccaniche, spesso la causa è la disfunzione del pavimento pelvico, contratture vaginali, secchezza vaginale. L’esame delle urine di donne con questa tipologia di cistite, non presenta nè patogeni nè nitriti ma solo infiammazione.
- cistiti interstiziali, è una condizione cronica della vescica dolorosa caratterizzata da dolore pelvico e sintomi urinari senza una causa identificabile.
Le cistiti quindi non sono tutte uguali e non sempre è necessario l’antibiotico; e non è detto che se in precedenza è stato consigliato un tipo di antibiotico X, la volta successiva possa essere idoneo quello stesso antibiotico X.
Ricorda gli antibiotici non vanno presi come caramelle!
La stessa flora vulvare può influenzare la proliferazione di microrganismi patogeni esterni, che causano infezioni del tratto vaginale ed urinario.
I fattori che predispongono alla cistite sono:
- diabete
- disordini ormonali
- stile di vita
- presenza di biofilm patogeno
- disfunzione del pavimento pelvico
- difficoltà nella minzione
- disbiosi intestinale e/o vaginale
- abuso di antibiotici
Come si può prevenire la cistite?
- Valutazione del pavimento pelvico
- Curare l’igiene intima
- Preferire biancheria bianca e non colorata
- Non usare detersivi aggressivi (es. candeggina) per lavare l’intimo
- Idratazione adeguata
- Buone pratiche minzionali
E’ importante la valutazione del pavimento pelvico, che è anche definito “diaframma”.
“Il pavimento pelvico è un insieme di muscoli e legamenti che chiudono la parte inferiore della cavità addominale. La sua funzione è quella di mantenere gli organi pelvici (vescica, uretra, utero, vagina e retto) nella posizione corretta.
In gravidanza, a causa dei timori del parto, ci possono essere casi di ipertono del pavimento pelvico, ovvero un iper contrattura della muscolatura che potrebbe dare dolore e lacerazione durante il parto; è quindi utile preparare il proprio perineo alcune settimane prima della data presunta del parto così da renderlo più morbido ed elastico.

Nel post partum invece potrebbero esserci dei piccoli problemi di incontinenza dovuti allo stiramento dei tessuti o ad eventuali traumi a carico dei muscoli del pavimento pelvico oppure ci potrebbe essere un’episiotomia dolorante.
In menopausa o anche in età fertile si potrebbero presentare dei problemi di incontinenza urinaria o prolassi causati di un’ipotonia di questi muscoli perché poco allenati o atrofici a causa dell’età.
Il diaframma pelvico è collegato con quello toracico, se non si respira correttamente si ha un’influenza negativa sulla minzione.
E quindi respirare male può favorire la cistite.
E’ molto importante utilizzare il giusto detergente intimo, il cui PH deve variare se si è in età fertile, in gravidanza o in menopausa.

Inoltre non conta solo il modo in cui si effettua l’igiene intima (ovvero lavarsi dalla vagina verso l’ano e non viceversa), ma anche la postura può influenzare il passaggio dei batteri dall’ano alla vagina.
Sarebbe buona norma usare uno squatty potty anche per fare pipì, non forzare la vescica a fare pipì per evitare di creare disfunzioni se non si ha lo stimolo.
Infatti evitare di fare pipì prima di uscire o prima di andare a dormire se non c’è lo stimolo ad urinare.
Esiste una correlazione tra intestino permeabile e cistite.
Un transito intestinale rallentato fa si che i batteri dall’intestino, passino attraverso la mucosa verso l’uretra.

Si verificano cambiamenti del microbiota intestinale in età puberale, età fertile e in menopausa e variano anche i livelli di PH.
L’assenza di un PH acido è segno di disbiosi. E’ fondamentale correggere gli stati di diarrea o stipsi.
Quando i batteri dall’ambiente rettale passano attraverso la sottile mucosa, nell’ambiente vaginale, creano dei biofilm.
I biofilm sono delle forme di resistenza batterica, è come se i batteri indossassero un’armatura per proteggersi.
Tali biofilm interferiscono con l’eliminazione delle urine, possono inoltre risalire lungo gli ureteri e causare la pielonefrite.
Quando si forma il biofilm, i farmaci compresi gli antibiotici non hanno effetto.
Con cosa è possibile rimuovere allora il biofilm?
Occorre usare il NAC, ovvero N-acetil cisteina, che scioglie il muco creato dai batteri.
Il D-mannosio è utile laddove la cistite è causata dalla presenza di E. coli e quindi se c’è un’infezione acuta con sintomi.
In tal caso il D-mannosio funziona poiché ha un’affinità per il microrganismo E. coli, si lega ad esso e permette di eliminarlo.
E l’alimentazione che ruolo ha?
Innanzitutto bisogna intervenire sugli stati di sovrappeso ed obesità che aumentano il rischio di sviluppare la cistite.
La disidratazione ma anche l’eccesso di acqua contribuiscono a determinare i sintomi della cistite.
Prediligere il consumo di verdure (in caso di candida attenzione alla frutta) e di alimenti fermentati (ricchi in lattobacilli).
I lattobacilli producono acido lattico che mantiene basso il PH delle vie urinarie.
Mantenere un buon transito intestinale con l’opportuna quantità di fibre e con il supporto del magnesio che trattiene acqua nel lume intestinale e rende le feci morbide.
Numerosi studi sottolineano il potere antiossidante ed antimicrobico con E.coli e candida, dell’olio di origano e dell’olio di timo.
Fonti
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3868303/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23484421/
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S092666901500269