L’aspartame è un edulcorante (dolcificante artificiale) a basso contenuto calorico.
E’ circa 200 volte più dolce dello zucchero da tavola, per cui ne basta pochissimo per dolcificare.
Si presenta come una polvere bianca ed inodore.
L’aspartame è ampiamente utilizzato in vari alimenti e bevande dagli anni ’80 tra cui:
bevande dietetiche, gomme da masticare, gelatina, gelati, latticini come yogurt, cereali per la colazione, dentifricio e farmaci come pastiglie per la tosse e pastiglie masticabili vitamine.

Nell’Unione Europea, la presenza di aspartame nei prodotti alimentari deve essere dichiarata sull’etichetta, come per tutti gli additivi alimentari, indicandone il nome o il relativo numero E (nel caso dell’aspartame è E 951).
Nel 1981 l’Oms ha stabilito che la dose giornaliera consigliata di aspartame va da 0 a 40 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo.
Per cui per poter superare tale dose occorrerebbe bere più di 15 lattine di bibita zero in un giorno.
Recentamente, l’Oms ha dichiarato di aver classificato l’aspartame come “possibilmente cancerogeno per l’uomo”, lasciando però invariato il livello di assunzione giornaliera accettabile.
La sostanza è stata inserita nel Gruppo 2B, dalla IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) sulla base di test che riguardavano specificamente il carcinoma epatocellulare.
In quella stessa categoria rientrano anche l’estratto di aloe vera e l’acido caffeico presenti nel tè e nel caffè, ed il kimchi.
La classificazione IARC delle sostanze sospettate di causare il cancro contempla tre livelli di rischio, alle luce delle evidenze scientifiche:
1 – cancerogeno
2A – probabile cancerogeno
2B – possibile cancerogeno

Cancerogenicità
Il termine “cancerogeno” indica che l’assunzione o l’esposizione a determinati alimenti o fattori (come il fumo), in determinate dosi e per un certo periodo di tempo, aumenta la probabilità di sviluppare un certo tipo di tumore.
Parliamo però di “probabilità”, poiché non esiste una certezza assoluta che un fattore definito cancerogeno porti allo sviluppo del tumore.
Ma quindi, si possono ancora bere bevande che al loro interno contengono aspartame?
La risposta è si.
Questo nuovo cambiamento di rotta, ci deve far riflettere.
E’ vero che i dolcificanti artificiali (ne ho parlato qui) non apportano calorie o le apportano in minime quantità, ma stimolano il centro della fame nel nostro cervello, e ci portano a voler consumare sempre più alimenti dolci.
Inoltre, tali dolcificanti creano cambiamenti nel microbiota intestinale, alterandone la composizione.
Per cui la risposta corretta è “moderazione”!
Fare scelte consapevoli ed evitare di aggiungere zucchero o dolcificanti in tutti gli alimenti, ed abituarci ad un sapore più naturale.
Fonti
https://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/aspartame
https://www.who.int/news/item/14-07-2023-aspartame-hazard-and-risk-assessment-results-released