Camomilla: un’antica pianta officinale

Di uso quotidiano, la camomilla è una pianta officinale utilizzata sin dai tempi antichi, nel Papiro di Ebers (1550 a.C.) è documentato il suo uso dai tempi degli Egizi. Viene descritta costantemente negli antichi erbari, è stata impiegata da Ippocrate, Dioscoride, Galeno, Paracelso, ecc. Era definita dagli antichi greci la “mela della terra” per via del suo caratteristico profumo, il suo nome deriva infatti dalla parola khamaìmelon che in greco significa mela di terra o piccola mela, successivamente il nome fu latinizzato e divenne chamomilla. Durante il medioevo fu impiegata per allontanare e curare le infezioni di tubercolosi e di peste. Nei paesi anglosassoni era considerata un’erba medicinale sacra, donata al mondo dal dio Odino.

La camomilla (Matricaria recutita) è una pianta erbacea della famiglia delle Asteraceae, originaria dell’Europa e dell’Asia. Esistono due varietà: la camomilla Germanica (Chamomilla recutita) e la camomilla Romana (Chamaemelum nobile).

I fiori essiccati contengono flavonoidi, sesquiterpeni, cumarine e poliacetileni che contribuiscono alle sue proprietà terapeutiche. Tra i terpeni vi è il bisabololo, mentre tra i flavonoidi vi sono apigenina, luteolina, patuletina e quercetina.

L’apigenina si lega al recettore GABA (acido gamma aminobutirrico), presente nel cervello, che è lo stesso recettore delle benzodiazepine, ed induce l’effetto sedativo;

Il bisabololo invece ha funzione antimicrobica, inoltre riduce la produzione di un enzima proteolitico, la pepsina, prodotta dallo stomaco, quindi è raccomandato per il trattamento dei disturbi gastrici ed intestinali.

La camomilla può essere impiegata per sintomi febbrili, spasmi addominali, infiammazione, dolori mestruali, insonnia, ulcere, disordini gastrointestinali, dolori reumatici, emorroidi, dermatiti, ferite, gastrite, congiuntivite, riniti, irritazioni del cavo orale, gengiviti e infiammazioni urogenitali.

L’olio essenziale di camomilla viene adoperato in cosmesi ed aromaterapia. L’infuso di camomilla si può utilizzare per sciacqui o gargarismi della mucosa orale. L’inalazione di vapori di olio essenziale è raccomandata a chi soffre d’ansia e depressione; per curare  l’infiammazione delle vie aeree superiori, si possono inalare vapori di infuso di camomilla.

Del fiore si impiegano i capolini, raccolti pochi giorni prima della fioritura, essiccati all’ombra e in un luogo areato, con i quali si preparano l’olio essenziale, gli infusi, gli impacchi, le creme, le lozioni.

Proprietà antispasmodiche e rilassanti, la camomilla viene assunta principalmente come infuso calmante in caso di infiammazioni e spasmi dell’apparato gastrico e intestinale;  ottimo rimedio per l’intestino gonfio e irritato, in presenza di dispepsia, eruttazione e flatulenza. La dose giornaliera consigliata (per adulti) è di circa 3 grammi in 150 ml di acqua calda ma non bollente, due volte al giorno; è consigliato lasciare in infusione la camomilla fino a 20 minuti per ottenere il beneficio massimo.

Una delle principali proprietà della camomilla è quella emmenagoga: facilita cioè il flusso mestruale, per cui ne stimola la comparsa ed allevia i dolori.

Recenti studi evidenziano buoni risultati per l’utilizzo della camomilla come antibatterico e anti-ulcera. Se generalmente può essere definito un rimedio naturale sicuro, anche in gravidanza e allattamento, la camomilla può scatenare fenomeni allergici specifici per la presenza di alcune sostanze particolari al suo interno, quali lattoni, sesquiterpeni e antecotulide.

Come antidolorifico può essere impiegata per mal di testa, mal di schiena, mal di denti, sciatica e cervicale. Questo grazie agli acidi organici (acido salicilico, acido oleico, acido stearico) con proprietà antinfiammatorie.

Effetti ipoglicemizzanti, abbassa il livello di zuccheri nel sangue, in quanto inibisce la trasformazione del glucosio in sorbitolo.

Coliche infantili, la camomilla, abbinata ad altre piante dall’effetto rilassante simili, quali melissa e verbena, è spesso utilizzata per contrastare le fastidiose coliche presenti nei primi mesi di vita dei bambini. L’assunzione di qualsiasi tipo di prodotto comunque, deve sempre essere soggetta a consulto pediatrico.

La camomilla è una pianta che nell’immaginario comune è associata al relax e al sonno: una calda camomilla prima di andare a dormire aiuta il sonno e distende le tensioni, tuttavia può provocare casi sporadici di “effetto paradosso”, ovvero un effetto diametralmente opposto rispetto a quello atteso: nausea e insonnia rispetto alla normale reazione calmante che ci si aspetta. Il segreto sta nel tempo di infusione! Se desideri dormire e stimolare il riposo notturno, allora non dovi lasciarla in infusione per più di due minuti. Se, la lasci in infusione per più di due minuti, la pianta inizia a rilasciare sostanze eccitanti e si ottiene l’esatto contrario.

Laddove vi sia una familiarità con l’allergia alle Asteraceae, è bene verificare la tolleranza alla pianta, poichè si potrebbero presentare delle reazioni avverse al consumo di camomilla.

La camomilla, agisce anche sulla fluidità del sangue, poiché contiene la cumarina che, potrebbe potenziare gli effetti dei farmaci anticoagulanti come warfarin, eparina, ecc. Quindi in caso di assunzione di anticoagulanti è bene evitarne il consumo.

La camomilla, soprattutto se consumata fresca, possiede grandi benefici. Il consiglio è quello di acquistarla sempre sfusa e poi filtrarla per beneficiare di tutte le proprietà presenti nei fiori. Va bene anche l’infuso in bustina purché contenga una buona quantità di fiori di camomilla. La tisana a base di fiori di camomilla freschi è meno amara e più dolce di quella preparata a base di fiori secchi. Con i fiori freschi è possibile cogliere un sapore fruttato simile alla mela.

Le proprietà della camomilla sono sfruttate anche per alleviare stomatiti, dermatiti e malattie alle mucose; trova impiego per disturbi ginecologici come dismenorrea ed infiammazione. E’ altresì impiegata in cosmesi come schiarente per capelli, per rendere più chiare le chiome castane e più lucide quelle bionde.

In etichetta viene indicato il tipo di camomilla. Quella setacciata è la più ricca di principi attivi: poiché contiene i capolini, che a centinaia formano la parte centrale gialla del fiore intero. Se invece in etichetta trovi la dicitura “contiene tutte le parti del fiore” sei di fronte a una miscela di fiori interi e fiori sfatti.

Applicazioni

Bibliografia

Janmejai K Srivastava, Eswar Shankar and Sanjay Gupta. Chamomile: A herbal medicine of the past with bright future. Mol Med Report. 2010 November 1; 3(6): 895–901.

Ompal Singh, Zakia Khanam, Neelam Misra, and Manoj Kumar Srivastava. Chamomile (Matricaria chamomilla L.): An overview. Pharmacogn Rev. 2011 Jan-Jun; 5(9): 82–95.

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