Sono Concetta Zito, biologa nutrizionista e sono fermamente convinta che l’alimentazione possa essere un’arma di benessere.
Sono sempre stata appassionata al mondo delle scienze, laureata in biologia ho deciso di intraprendere gli studi di nutrizione umana, perchè ho capito che grazie all’alimentazione avrei potuto risolvere i miei problemi di salute.
All’età di 13 anni ho scoperto di essere affetta da artrite reumatoide, una patologia che ha condizionato oltre 15 anni della mia vita.
Hai presente quando ti guardi allo specchio e non riesci a vedere te stessa?
Ma osservi una figura che non sei tu, un corpo che non è il tuo, come se stessi in un contenitore dal quale non riesci ad uscire.
Gridi: “Aiuto”. Ma nessuno ti sente!
Ecco, io mi sentivo così, prigioniera del mio stesso corpo.
L’unica cosa che vedevo erano le mani gonfie al mattino e il colore violaceo che le colorava in inverno, la mancanza di energie, la pancia sempre gonfia, i rotolini sui fianchi, i forti dolori mestruali, una continua insoddisfazione della mia vita.
Avevo difficoltà ad allacciarmi le scarpe, in palestra non riuscivo ad alzare pesi di un kilo o fare flessioni a causa del continuo dolore ai polsi, provocato dall’artrite reumatoide; e per colpa dei forti dolori mestruali trascorrevo diverse giornate a letto.
Volevo provare a sentirmi libera da quella gabbia che mi vedevo intorno, libera dalle continue visite specialistiche ed analisi, ero stufa di sentirmi così VULNERABILE.
Di provare quel senso di insoddisfazione, di angoscia, di disagio ogni giorno.
Il mio più grande desiderio era quello di guardarmi allo specchio e riuscire finalmente a vedere non più una sagoma sfocata, ma la mia vera immagine messa a fuoco, e sentirmi soddisfatta per ciò che guardavo.
All’inizio credevo che l’unica soluzione per cominciare a stare bene e modellare il mio corpo fosse quella di eliminare la pasta ed il pane, e passare ore in palestra a saltare su di uno step, a fare aerobica, a correre sul tapis roulant perché solo così avrei perso calorie.
Ma i risultati non arrivavano, non perdevo peso, la forma del mio corpo era sempre la stessa ed i miei dolori reumatici, aumentavano.
Stavo soltanto aumentando il mio stato di infiammazione cronica!
Un giorno, sfogliando un libro di alimentazione lessi che lo zenzero aveva proprietà antiinfiammatorie e così mi si accese una lampadina.
Mi dissi: “E se usassi l’alimentazione a mio vantaggio?”
Avrei potuto fare in modo che l’alimentazione diventasse il mio principio attivo.
Così ho iniziato il mio percorso che non è stato facile e nemmeno breve; ho incontrato delle difficoltà, all’inizio gli amici mi prendevano in giro perchè secondo loro mangiavo cose strane (farro, quinoa, orzo). Dopo un mese dall’inizio del percorso avevo pensato di mollare, tanti sacrifici per cosa?
Ma ho imparato anche ad ascoltare il mio corpo e giorno dopo giorno, notavo dei miglioramenti, il mio corpo cambiava; in inverno avevo sempre meno episodi di mani violacee (Fenomeno di Reynaud) ed al mattino sempre meno risvegli con mani gonfie. Si riducevano i miei dolori reumatici, mi sentivo più energica, più soddisfatta, mi guardavo allo specchio e mi piacevo, mi sentivo più bella, il mio sorriso era più radioso e soprattutto non ero più continuamente tormentata dai dolori dell’artrite.
Quando sei tormentata ogni giorno da continui dolori, finisci per impazzire, è un tarlo che ti assilla ed assorbe tutte le tue energie, mentali e fisiche.
Nel momento in cui mi sono accorta che il percorso intrapreso, stava funzionando, ho ripensato che ne era valsa la pena di cambiare delle abitudini alimentari, di provare nuovi alimenti, di rinunciare anche a qualche alimento che mi faceva male.
Sono rinata dalle mie stesse ceneri, come la Fenice ed ho capito che il mio scopo era quello di aiutare chi come te si è rivista nelle mie stesse situazioni.
Sapevo di avere un problema, ma non ero cosciente che potesse esistere una soluzione per risolverlo.
Continuavo a dare la colpa a ciò che mi circondava, ero arrabbiata con me stessa perché diversa dagli altri, invidiosa di chi non prendeva farmaci (sapevo chi i kili in più che avevo erano dovuti al cortisone che ogni giorno assumevo), di chi era più magra ed indossava vestitini attillati, di chi in palestra poteva fare tutti gli esercizi senza avere dolori ai polsi.
Arrabbiata perché nessuno mi capiva, nessuno comprendeva il mio stato d’animo, come mi sentissi, le mie difficoltà, il mio dolore, le mie paure.
Ma è proprio grazie a tutto quello che ho vissuto e provato, che oggi posso dire di poterTI aiutare.
Perché quelle paure, quelle insoddisfazioni le ho provate anche io ed ho lottato affinchè potessi liberarmene.
Non lasciare che la continua insoddisfazione, la paura del giudizio degli altri e quel senso di vulnerabilità, continuino a tormentarti.
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