Gotta: quando l’acido urico diventa nemico delle articolazioni.

La gotta è una patologia sistemica che si sviluppa in seguito al deposito dei cristalli di urato monosodico nei tessuti.

Questi cristalli si possono depositare in tutti i tessuti ed intorno alle articolazioni formando dei Tofi.

La gotta è la più comune causa di artrite infiammatoria cronica, tale patologia colpisce sia gli uomini che le donne e per queste ultime, l’incidenza aumenta in menopausa a causa della perdita dell’effetto uricosurico (eliminazione dell’acido urico) degli estrogeni. 

I cristalli di acido urico, cominciano a depositarsi quando i livelli di acido urico nel sangue, superano la soglia del valore 6.8 mg/dl.

L’aumento dell’acido urico può dipendere dall’assunzione attraverso la dieta di una grande quantità di purine, oppure da un aumento del ricambio delle proteine a livello cellulare o ancora per una ridotta escrezione da parte dei reni, o per  difetti genetici dovuti ad un non corretto funzionamento di quegli enzimi che intervengono nella trasformazione delle purine.

I cibi ricchi in purine sono quegli alimenti processati o freschi a base di carne (fegato, reni, maiale)  o pesce (gamberetti, aragoste), quindi di origine animale.

Mentre cibi di origine vegetale con un certo contenuto in purine come funghi, fagioli, lenticchie, piselli, e prodotti caseari, non conducono a rischio di iperuricemia e gotta. 

Inoltre la carne rossa è la maggiore fonte di grassi saturi, i quali sono associati allo sviluppo di insulino resistenza, a sua volta associata alla gotta.

Gli alimenti ricchi in vitamina C, prodotti caseari a basso contenuto in grassi, olio di oliva, di girasole e di soia, sono associati alla riduzione del rischio di iperuricemia. 

E’ raccomandato il consumo giornaliero di noci e legumi.

La vitamina C in particolar modo è in grado di aumentare l’escrezione di acido urico a livello renale, ha infatti un potere uricosurico,  evitando quindi l’accumulo. Da numerosi studi emerge che l’assunzione di 500 mg al giorno di vitamina C per 2 mesi, riduce i livelli sierici di acido urico. 

Anche bevande zuccherate, soda, sciroppo di mais e alcol sono fattori di rischio per la gotta, infatti sono da evitare la birra e altre bevande alcoliche.

 

Piramide della salute. Indica quali alimenti devono essere evitati in caso di iperuricemia e quali invece favoriscono una maggiore escrezione dell’acido urico.

L’aumento di acido urico può essere dovuto ad una maggiore produzione all’interno del corpo, non necessariamente legata alla dieta, di proteine in patologie come tumori o condizioni infiammatorie.

L’aumento di peso e lo stato di obesità, favoriscono processi di infiammazione ed aumentano il rischio di iperuricemia e gotta.

Inoltre la leptina, che è l’ormone che regola il senso di sazietà, in condizioni di obesità si può verificare uno stato di resistenza alla leptina e l’aumento di tale ormone è correlato all’aumento di acido urico nel sangue. 

La perdita di peso e l’esercizio fisico aiutano a ridurre i livelli di acido urico.

Pazienti che hanno già patologie, sono maggiormente soggetti allo sviluppo della gotta, come diabetici, ipertesi, chi ha malattie renali croniche, la psoriasi, l’iperlipidemia, la sindrome metabolica, sono tutte patologie che spesso si associano alla gotta.

 ⅔ di acido urico sono eliminati dai reni, mentre la restante parte attraverso il tratto gastrointestinale.

 

La causa principale della gotta è l’accumulo dei cristalli di acido urico nelle articolazioni, essi attivano un processo di infiammazione con la produzione di sostanze proinfiammatorie.

Un attacco di gotta si risolve nell’arco di ore o giorni, dipende dal tempo che alcune cellule del sistema immunitario (macrofagi), impiegano ad eliminare i depositi di cristalli di acido urico.

Se da un lato l’iperuricemia causa la gotta, l’acido urico è un antiossidante che ha un ruolo protettivo sull’endotelio vascolare, quindi sui vasi sanguigni e la sua presenza è essenziale per la salute dei vasi.

L’ipertensione rappresenta un ulteriore fattore di rischio per l’iperuricemia dovuto ad una ridotta escrezione renale di acido urico.

 

 

 

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Fonti:

Gout: An old disease in new perspective – A review. Gaafar Ragab et Al. Journal of Advanced Research 8 (2017) 495–511.

Epidemiology, risk factors, and lifestyle modifications for gout. Kenneth G Saag et Al. Arthritis Research & Therapy Vol 8 Suppl 1.

Gout. Ardy Fenando et Al. StatPearls Publishing; 2021 Jan.

2020 American College of Rheumatology Guideline for the Management of Gout. John D. FitzGerald et Al. Arthritis Care & Research Vol. 0, No. 0, June 2020, pp 1–17.

The Effects of Vitamin C Supplementation on Serum Concentrations of Uric Acid. Han-Yao Huang et Al. ARTHRITIS & RHEUMATISM Vol. 52, No. 6, June 2005, pp 1843–1847.

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