Ippocrate diceva: “Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”.
Dopo 2000 anni, si è sviluppato il concetto di alimenti funzionali;
ovvero alimenti non solo vitali per la vita, ma che svolgono anche un ruolo nella prevenzione e riduzione dei fattori di rischio per diverse malattie e sono anche in grado di migliorare alcune funzioni fisiologiche vitali.
Ippocrate ci aveva visto giusto, capendo che il cibo ma avere un ruolo funzionale nel nostro organismo.
Gli alimenti funzionali forniscono al corpo anche la quantità necessaria di vitamine, grassi, proteine, carboidrat e sali minerali.

Negli ultimi anni, la salute intestinale è diventata un argomento di grande interesse per molti.
La ricerca ha dimostrato che l’intestino svolge un ruolo fondamentale non solo nella digestione, ma anche nella regolazione del sistema immunitario, nell’assorbimento dei nutrienti e persino nella salute mentale.
Due componenti chiave per la salute intestinale sono i probiotici e i prebiotici.
Probiotici
Il termine Probiotici deriva da una parola greca che significa “per la vita” e, usata per definire organismi viventi non patogeni (che quindi non provocano malattie) e i loro effetti benefici sugli ospiti (uomo).
I probiotici sono organismi vivi, come batteri o lieviti, che possono avere effetti benefici sulla salute.
Questi microrganismi sono presenti naturalmente nell’intestino, ma possono anche essere assunti sotto forma di integratori alimentari o alimenti fermentati come lo yogurt o il kimchi.
I probiotici agiscono mantenendo un equilibrio sano tra i batteri nell’intestino, aiutando a prevenire infezioni e malattie e migliorando la digestione.
Alcune ricerche suggeriscono anche che i probiotici possono avere effetti positivi sulla salute mentale, riducendo l’ansia e la depressione.

Un probiotico deve avere specifiche proprietà:
- essere sicuro per la salute, quindi non deve scatenare una patologia;
- deve produrre acido lattico;
- non deve essere distrutto dalla bile o dai succhi gastrici;
- essere geneticamente stabile;
- in grado di sopravvivere e giungere intatto nell’intestino;
- in grado di aderire alla mucosa intestinale;
Prebiotici
I prebiotici invece, sono composti di origine vegetale che aiutano a nutrire i batteri sani nell’intestino.
Sono fonti di prebiotici: latte materno, semi di soia, fonti di inulina (come topinambur, radici di cicoria), avena, grano non raffinato, orzo non raffinato, yacon, pomodori, carciofi, banane, asparagi, frutti di bosco, aglio, cipolle, cicoria, verdure verdi, legumi, semi di lino, orzo e frumento.
Alcuni prebiotici prodotti artificialmente sono: lattulosio, galattooligosaccaridi, fruttooligosaccaridi, maltoololigosaccaridi, ciclodestrine e lattosaccarosio.
Quando i prebiotici vengono consumati, passano attraverso l’intestino tenue e giungono nell’intestino crasso, dove i batteri sani li utilizzano come fonte di nutrimento.
Ciò può aiutare a mantenere un equilibrio dei batteri nell’intestino e può anche avere effetti benefici sulla digestione e sulla salute generale dell’organismo.
Inoltre, i prebiotici possono agire, aumentando la crescita dei batteri benefici nell’intestino.
Un prebiotico deve avere specifiche proprietà:
- essere resistente all’azione degli acidi dello stomaco e dei sali biliari e di altri enzimi;
- non deve essere assorbito nel tratto gastrointestinale superiore;
- essere fermentati dalla flora intestinale;

Perché sono importanti i probiotici e i prebiotici?
In primo luogo, l’intestino svolge un ruolo fondamentale nella salute generale dell’organismo.
Uno squilibrio nella flora batterica intestinale può portare a problemi di salute come infiammazioni, malattie autoimmuni, sindrome dell’intestino irritabile e persino obesità.
I probiotici possono aiutare a prevenire la diarrea, la stitichezza, potenziare l’attività antibatterica ed antinfiammatoria, e avere effetti benefici sulla sintesi dei nutrienti e sulla loro biodisponibilità.
Inoltre, possono alleviare i sintomi di allergie, cancro, AIDS, infezioni del tratto respiratorio e urinario.
I probiotici possono contribuire a ridurre il rischio di obesità favorendo la sazietà e la perdita di peso, attraverso la modulazione del microbiota intestinale.
Le diete ad alto contenuto di fibre possono essere utili per questo scopo.
La popolazione microbica presente nell’intestino è diversa per le persone obese e per quelle magre; quando le persone obese perdono peso la loro microflora assomiglia a quella delle persone normopeso.
I meccanismi associati agli effetti benefici dei probiotici includono la produzione di sostanze inibitorie, il blocco dei siti di adesione per i batteri patogeni, la competizione per i nutrienti, la degradazione delle tossine e la modulazione delle risposte immunitarie.
I prebiotici, invece stimolano la crescita e l’attività dei batteri benefici nel tratto gastrointestinale attraverso meccanismi che includono l’antagonismo e la competizione per i nutrienti.
Il loro meccanismo d’azione di effetto benefico sulla funzione immunitaria nell’intestino, riguarda la produzione di acidi grassi a catena corta SCFA (definiti postbiotici), la modulazione della produzione di mucina e l’aumento dei linfociti e/o del numero di leucociti nei tessuti linfoidi associati all’intestino (GALT) e nel sangue periferico.


Fonti
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5622781/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4648921/