Esistono più di 4000 tipi di flavonoidi in natura, sostanze presenti in foglie, fiori e frutti con effetti antiinfiammatori, antiossidanti, antifibrosi, e anticancro.
Sono divisi in diversi gruppi tra cui i flavonoli che comprendono quercetina, galangina, kaempferolo.
I flavonoli sono i più potenti antiossidanti tra i flavonoidi. La quercetina rappresenta il 60% del totale dei flavonoidi.
E’ presente in prezzemolo, olio d’oliva, cacao, cipolle rosse, agrumi, vino rosso, mele, brassicacee, tè, pomodori, semi, noci, frutti di bosco, capperi, uva, scalogno, in vari tipi di miele. Asparagi, peperoni verdi, pomodori e foglie di lattuga rossa, sono ottime fonti di quercetina nel periodo estivo.
Inoltre la quercetina è stata trovata anche nel Gingko Biloba, nell’iperico e nel sambuco.
Ad esempio in 100 g di capperi ci sono 234 mg di quercetina, mentre in 100 g di tè nero e tè verde ve ne sono solo 2 mg.
L’assunzione giornaliera di quercetina varia a seconda dell’alimentazione che si ha, della quantità di frutta, verdura e tè che si assume ogni giorno e può variare da 50 a 800 mg al giorno.

La quantità di quercetina che viene assorbita dipende dal tipo di zucchero a cui essa si lega, una volta che viene ingerita. Successivamente, è metabolizzata in diversi organi: fegato, intestino tenue, reni, colon.
I reni sono gli organi di maggiore escrezione della quercetina.
Molto probabilmente la quercetina all’interno del corpo, si accumula nei mitocondri, le nostre centrali energetiche. Inoltre l’assunzione di quercetina insieme alla vitamina C e/o all’acido folico, ne favorisce ancora di più la biodisponibilità e quindi l’assorbimento.
La quercetina modula l’infiammazione ed agisce sul sistema immunitario.
E’ in grado di migliorare anche le prestazioni fisiche e mentali e riduce il rischio di infezioni. Stimola la formazione di nuovi mitocondri, ovvero quegli organelli che producono energia per il nostro corpo.
La quercetina va ad inibire il lipopolisaccaride (LPS), una sostanza prodotta dai batteri, la quale va ad attivare il fattore principale dell’infiammazione TNF-α, che a sua volta attiva i macrofagi (cellule del sistema immunitario) che vanno a produrre sostanze infiammatorie.
Quando l’intestino non è in equilibrio, aumenta il numero di batteri cattivi che vanno a produrre la sostanza LPS.

La quercetina è in grado di bloccare la produzione di sostanze proinfiammatorie.
L’infiammazione è un meccanismo naturale di difesa del corpo contro agenti infettivi; ma l’instabilità dell’equilibrio immunitario e una prolungata risposta infiammatoria possono portare a diverse patologie croniche.
Ad esempio la dermatite atopica è causata da un’infiammazione della pelle. L’elevata quantità di LPS (lipopolisaccaride presente nei batteri), causa l’infiammazione e l’azione di quercetina e galangina riduce la presenza di LPS andando così a ridurre lo stato infiammatorio.
L’obesità porta ad uno stato di infiammazione cronica a livello del tessuto adiposo, fegato, muscolo scheletrico e sistema vascolare.
Nell’infiammazione cronica, si assiste all’infiltrazione di cellule del sistema immunitario in vari tessuti che è associata allo sviluppo di resistenza insulinica in condizione di obesità.
Nell’obesità, l’eccessivo accumulo di grasso a livello viscerale induce al non corretto funzionamento degli adipociti (cellule del tessuto grasso) e si innesca il fenomeno di resistenza insulinica, che conduce ad infiammazione cronica di basso grado.
L’assunzione giornaliera di quercetina associata alla catechina, riduce i livelli di insulina, diminuendo anche la resistenza insulinica.
La somministrazione di 1 g di quercetina per 12 settimane in donne affette da ovaio policistico, ha ridotto i livelli di insulino resistenza ed invece, la somministrazione di 500 mg al giorno di quercetina per 8 settimane in pazienti affette da artrite reumatoide, ha permesso di ridurre i livelli di TNF-α il più importante fattore di infiammazione.
La quercetina ha effetti sul microbiota intestinale, agisce sulla disbiosi intestinale, riequilibra i livelli dei batteri buoni e riduce la crescita di quelle specie che invece inducono obesità.
Inoltre la quercetina combinata al resveratrolo, migliora la condizione di obesità e riporta l’intestino al suo normale equilibrio ribaltando la condizione di disbiosi.
E’ stato visto inoltre che la combinazione di quercetina e probiotici migliora la disbiosi, riducendo anche l’infiammazione cronica
Esiste un’interazione tra risposta infiammatoria e stress ossidativo che spesso evolve in una serie di reazioni che si amplificano l’una con l’altra.
La quercetina e la quercitrina, hanno proprietà antiinfiammatorie ed antiossidanti. Tali molecole riducono la quantità di ROS (radicali liberi) la cui produzione viene indotta dalle LPS (lipopolisaccaride) dei batteri.
L’eccessiva presenza di ROS porta all’attivazione di cellule quali i macrofagi, i linfociti, e i neutrofili, inducendo infiammazione, ma anche le cellule infiammatorie inducono la produzione di ROS e partecipano allo stress ossidativo.
I macrofagi sono le più importanti cellule del sistema immunitario e sono le cellule chiave, infatti producono sostanze proinfiammatorie per iniziare la fase di infiammazione primaria. Poi portano alla risoluzione dell’infiammazione, producendo sostanze antiinfiammatorie.

Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
Anti‑inflammatory effect of quercetin and galangin in LPS‑stimulated RAW264.7 macrophages and DNCB‑induced atopic dermatitis animal models. Hae nim lee et Al. international journal of molecular medicine 41: 888-898, 2018.
Modulation of Chronic Inflammation by Quercetin: The Beneficial Effects on Obesity. Shin Sato and Yuuka Mukai. Journal of Inflammation Research 2020:13 421–431.
Quercetin as an emerging Anti-Melanoma Agent:A Four-Focus Area Therapeutic Development Strategy. Zoey Harris et Al. Frontiers in Nutrition, October 2016, Volume 3, Article 48.
Quercetin, Inflammation and Immunity. Yao Li et Al. Nutrients 2016, 8, 167.
Quercetin and Quercitrin Attenuates the Inflammatory Response and Oxidative Stress in LPS-Induced RAW264.7 Cells: In Vitro Assessment and a Theoretical Model. Jie Tang et Al. BioMed Research International. Volume 2019.